Rocca Sinibalda è un piccolo borgo laziale, si trova esattamente nella Sabina, che presenta un fascino particolare e ancestrale. Posizionato nella zona di Rieti, offre un’atmosfera di pace in cui poco più di 800 abitanti si trovano a godere di una natura rigogliosa. Recarsi a Rocca Sinibalda merita, e non solo per il contesto naturalistico d’eccezione.
Diverse le testimonianze storiche realizzate dall’uomo nel corso dei secoli degne di interesse, a cominciare dal cosiddetto “Castello delle Metamorfosi”, il cui nome istituzionale è Castello di Rocca Sinibalda o Castello Sforza Cesarini.
A Rocca Sinibalda si respira la storia dei tempi passati, in un’atmosfera suggestiva e intrigante resa diversa da quella di altri luoghi per via dei tocchi eclettici che è in grado di offrire. Il borgo ha visto uno sviluppo particolare a cominciare dal secolo XVI in cui è stato costruito insieme al suo castello.
Castello Sforza Cesarini a Rocca Sinibalda
Castello Sforza Cesarini è stato classificato dal 1928 come “monumento nazionale”, diventando a livello ufficiale luogo storico d’interesse. La sua costruzione risale al XI secolo, quando è stato edificato come possedimento benedettino.
La rocca sorge sulle pendici del Monte Pelato e si trova immersa in un paesaggio semplicemente idilliaco, indubbiamente tra i più belli della Sabina e del Lazio.
La struttura attuale del castello la dobbiamo al Cardinale Alessandro Cesarini, il quale affidò il progetto all’architetto Baldassarre Peruzzi.
Castello Sforza Cesarini fa parte delle Dimore Storiche del Lazio ed è noto con il nome di Castello delle Metamorfosi per via degli affreschi all’interno in cui sono rappresentate le Metamorfosi di Ovidio. Questi vennero commissionati per stemperare le linee dure e rigorose degli spazi interni.
La costruzione risale intorno alla metà dell’anno Mille e vede una posizione strategica rispetto alla Valle di Turano, a circa a un’ora dalla Città Eterna. In quegli anni era rettore della Sabina il già citato Sinibaldo Sinibaldi, il quale ha ricoperto tale ruolo tra il 1058 e il 1065: è in questo periodo che è stato edificato il castello.
Successivamente, il Castello di Rocca Sinibalda è diventato dimora per i monaci dell’Abbazia di Farfa per poi far parte dei feudi di due famiglie a oggi non più esistenti: i Buzzi e i Brancaleone di Romancia.
Nel Cinquecento è stato assegnato da Clemente VII Medici a un’altra famiglia, quella dei Cesarini, con la condizione di occuparsi della manutenzione e appoggiare il suo ruolo strategico lungo il confine tra Stato Pontificio e Regno di Napoli.
In seguito al Sacco di Roma Alessandro Cesarini si trova sempre a dover rispettare i medesimi obblighi, solo realizzando una dimora di stampo rinascimentale, adatta a ospitare eventi e persino feste.
È così che il castello passa da fortezza a villa, senza perdere la connotazione originaria ma acquisendo una dimensione nobiliare. Il progetto viene affidato a Baldassarre Peruzzi, che però muore prima di poterlo terminare. Il castello di Rocca Sinibalda giunge, dunque, alla sua conformazione attuale.
Il maniero presenta ulteriori installazioni artistiche all’interno del piano nobile e dei sotterranei, sia antiche sia di epoca recente, tutte degne d’interesse. Tra queste spiccano la mostra d’arte contemporanea permanente di Vincenzo Padiglione, le Tre Parche di Marcos Cei e le maschere dei nativi americani: tutte opere che si trovano in spazi dedicati e allestiti in maniera impeccabile.
Il Castello di Rocca Sinibalda è di proprietà privata ed è visitabile su prenotazione. È una struttura molto utilizzata e rinomata per gli eventi che presenta nel corso dell’anno. Per queste sue particolarità noi di Magic Italy abbiamo pensato di dedicarle un tour di un giorno; per maggiori informazioni potete cliccare qui.
Nel pomeriggio il viaggio in pullman porta alla scoperta di un altro maniero: il castello Orsini di Montenero. Durante l’itinerario è possibile anche gustare un pranzo a base di prodotti tipici locali
Altre cose da vedere a Rocca Sinibalda
Visitare Rocca Sinibalda permette di spaziare tra le tradizioni contadine e l’arte contemporanea, come ben dimostra il patrimonio presente all’interno del suo maniero.
Particolarmente interessanti la Chiesa dei Santi Agapito e Giustino e la Chiesa di Santa Maria Nova, mentre nei dintorni merita, soprattutto se amate andare per i boschi, vedere il Ponte Romanico in cui passò Beatrice Cenci tentando di sfuggire ai suoi familiari e che fa parte del Cammino di San Benedetto.
A livello naturalistico, impossibile non segnalare che Rocca Sinibalda si trova nei pressi del Fiume Turano e del Lago del Turano.
Un contesto che vede l’alternanza perfetta di alberi e acqua, per un borgo capace di mantenere la struttura originaria medievale con un tocco di modernità.
Rocca Sinibalda è un piccolo borgo laziale, si trova esattamente nella Sabina, che presenta un fascino particolare e ancestrale. Posizionato nella zona di Rieti, offre un’atmosfera di pace in cui poco più di 800 abitanti si trovano a godere di una natura rigogliosa. Recarsi a Rocca Sinibalda merita, e non solo per il contesto naturalistico d’eccezione.
Diverse le testimonianze storiche realizzate dall’uomo nel corso dei secoli degne di interesse, a cominciare dal cosiddetto “Castello delle Metamorfosi”, il cui nome istituzionale è Castello di Rocca Sinibalda o Castello Sforza Cesarini.
A Rocca Sinibalda si respira la storia dei tempi passati, in un’atmosfera suggestiva e intrigante resa diversa da quella di altri luoghi per via dei tocchi eclettici che è in grado di offrire. Il borgo ha visto uno sviluppo particolare a cominciare dal secolo XVI in cui è stato costruito insieme al suo castello.
Castello Sforza Cesarini a Rocca Sinibalda
Castello Sforza Cesarini è stato classificato dal 1928 come “monumento nazionale”, diventando a livello ufficiale luogo storico d’interesse. La sua costruzione risale al XI secolo, quando è stato edificato come possedimento benedettino.
La rocca sorge sulle pendici del Monte Pelato e si trova immersa in un paesaggio semplicemente idilliaco, indubbiamente tra i più belli della Sabina e del Lazio.
La struttura attuale del castello la dobbiamo al Cardinale Alessandro Cesarini, il quale affidò il progetto all’architetto Baldassarre Peruzzi.
Castello Sforza Cesarini fa parte delle Dimore Storiche del Lazio ed è noto con il nome di Castello delle Metamorfosi per via degli affreschi all’interno in cui sono rappresentate le Metamorfosi di Ovidio. Questi vennero commissionati per stemperare le linee dure e rigorose degli spazi interni.
La costruzione risale intorno alla metà dell’anno Mille e vede una posizione strategica rispetto alla Valle di Turano, a circa a un’ora dalla Città Eterna. In quegli anni era rettore della Sabina il già citato Sinibaldo Sinibaldi, il quale ha ricoperto tale ruolo tra il 1058 e il 1065: è in questo periodo che è stato edificato il castello.
Successivamente, il Castello di Rocca Sinibalda è diventato dimora per i monaci dell’Abbazia di Farfa per poi far parte dei feudi di due famiglie a oggi non più esistenti: i Buzzi e i Brancaleone di Romancia.
Nel Cinquecento è stato assegnato da Clemente VII Medici a un’altra famiglia, quella dei Cesarini, con la condizione di occuparsi della manutenzione e appoggiare il suo ruolo strategico lungo il confine tra Stato Pontificio e Regno di Napoli.
In seguito al Sacco di Roma Alessandro Cesarini si trova sempre a dover rispettare i medesimi obblighi, solo realizzando una dimora di stampo rinascimentale, adatta a ospitare eventi e persino feste.
È così che il castello passa da fortezza a villa, senza perdere la connotazione originaria ma acquisendo una dimensione nobiliare. Il progetto viene affidato a Baldassarre Peruzzi, che però muore prima di poterlo terminare. Il castello di Rocca Sinibalda giunge, dunque, alla sua conformazione attuale.
Il maniero presenta ulteriori installazioni artistiche all’interno del piano nobile e dei sotterranei, sia antiche sia di epoca recente, tutte degne d’interesse. Tra queste spiccano la mostra d’arte contemporanea permanente di Vincenzo Padiglione, le Tre Parche di Marcos Cei e le maschere dei nativi americani: tutte opere che si trovano in spazi dedicati e allestiti in maniera impeccabile.
Il Castello di Rocca Sinibalda è di proprietà privata ed è visitabile su prenotazione. È una struttura molto utilizzata e rinomata per gli eventi che presenta nel corso dell’anno. Per queste sue particolarità noi di Magic Italy abbiamo pensato di dedicarle un tour di un giorno; per maggiori informazioni potete cliccare qui.
Nel pomeriggio il viaggio in pullman porta alla scoperta di un altro maniero: il castello Orsini di Montenero. Durante l’itinerario è possibile anche gustare un pranzo a base di prodotti tipici locali
Altre cose da vedere a Rocca Sinibalda
Visitare Rocca Sinibalda permette di spaziare tra le tradizioni contadine e l’arte contemporanea, come ben dimostra il patrimonio presente all’interno del suo maniero.
Particolarmente interessanti la Chiesa dei Santi Agapito e Giustino e la Chiesa di Santa Maria Nova, mentre nei dintorni merita, soprattutto se amate andare per i boschi, vedere il Ponte Romanico in cui passò Beatrice Cenci tentando di sfuggire ai suoi familiari e che fa parte del Cammino di San Benedetto.
A livello naturalistico, impossibile non segnalare che Rocca Sinibalda si trova nei pressi del Fiume Turano e del Lago del Turano.
Un contesto che vede l’alternanza perfetta di alberi e acqua, per un borgo capace di mantenere la struttura originaria medievale con un tocco di modernità.