L’Acropoli di Civitavecchia è un sito archeologico considerato un unicum nel suo genere. Si trova all’interno del centro storico di Arpino, un borgo della Ciociaria noto anche per essere la città di Cicerone.

La denominazione “Civitavecchia” non deve pertanto trarre in inganno con quella di un’altra località del Lazio, la città portuale di Civitavecchia, la quale presenta caratteristiche ben diverse.   

Perché è così importante l’Acropoli di Civitavecchia, detta anche Acropoli di Arpino? Le ragioni vanno ricercate nella sua struttura antichissima e nel fatto che rappresenta uno degli esempi di architettura megalitica più significativi tra quelli del Lazio meridionale. Questo non solo per via delle mura particolarmente estese, ma anche per la maggiore antichità rispetto ad altri siti, datata dagli studiosi tra il VIII e il VII secolo a.C., nel pieno dell’Età del Ferro.

L’Acropoli di Civitavecchia e il suo arco a sesto acuto

Inizialmente, stando alle ricostruzioni storiche, l’Acropoli di Arpino, era una fortificazione volsca. Si tratta di un impianto poligonale, dotato di una delle cinte murarie che denotano maggiore integrità tra quelle con simile datazione giunte fino a noi.

Ma c’è una particolarità che rende ancora più interessante questo sito archeologico ed è da ricercare nella presenza di un arco a sesto acuto, l’unico che si può ammirare nell’intero bacino del Mediterraneo. È considerato l’elemento architettonico più importante a testimonianza del passaggio dei Volsci nel territorio d’interesse, insieme naturalmente alle mura poligonali.

Arco a sesto acuto - acropoli di Civitavecchia

Piergiorgio Mariniello, CC BY-SA 3.0, via Wikimedia Commons

Presenta un’altezza superiore ai 4 metri, per la precisione di 4,2 metri, conseguita grazie a una sovrapposizione di blocchi di pietra che vanno a formare la tipica forma che caratterizza questo tipo di struttura megalitica.

L’arco a sesto acuto dell’Acropoli di Civitavecchia è giunto fino a noi indenne nonostante la chiusura effettuata durante il XVI secolo, periodo in cui è stato predisposto un bastione difensivo semicircolare, per la maggior parte successivamente demolito.

Le altre meraviglie dell’Acropoli di Civitavecchia

Ma cosa succede una volta che si passa attraverso l’arco, la porta d’ingresso dell’antica acropoli? Si arriva a quello che una volta era il castrum, poi circondato da mura durante l’epoca medievale, oggi dei ruderi che si vanno ad aggiungere alle preesistenti mura poligonali.

L’edificazione di una cinta muraria rappresentava una prassi per popoli quali Volsci ed Ernici, i quali erano soliti utilizzare massi dall’enorme grandezza e dalla forma caratteristica poligonale.

Nell’acropoli sono inoltre presenti dei torrioni strategici, costruiti tra il Quattrocento e il Cinquecento, nonché quello che è l’altro monumento simbolo di Arpino: la Torre di Cicerone, oggetto di restauro nel 2011 e di origine medievale. 

Visitare l’Acropoli di Civitavecchia con Magic Italy

Arpino è un luogo nascosto tutto da scoprire ed è uno dei borghi più interessanti della Ciociaria. È possibile visitarlo con Magic Italy all’interno del tour dedicato alla Cascata di Isola del Liri e Sora: ulteriori informazioni a questo link.

Un itinerario dove la storia incontra la natura, in cui viene naturale perdersi nel verde del paesaggio e tra i preziosi monumenti del territorio, con in più la possibilità di assaporare nel corso del pranzo i prelibati prodotti gastronomici locali.

Arpino

Veduta di Arpino

L’Acropoli di Civitavecchia è un sito archeologico considerato un unicum nel suo genere. Si trova all’interno del centro storico di Arpino, un borgo della Ciociaria noto anche per essere la città di Cicerone.

La denominazione “Civitavecchia” non deve pertanto trarre in inganno con quella di un’altra località del Lazio, la città portuale di Civitavecchia, la quale presenta caratteristiche ben diverse.   

Perché è così importante l’Acropoli di Civitavecchia, detta anche Acropoli di Arpino? Le ragioni vanno ricercate nella sua struttura antichissima e nel fatto che rappresenta uno degli esempi di architettura megalitica più significativi tra quelli del Lazio meridionale. Questo non solo per via delle mura particolarmente estese, ma anche per la maggiore antichità rispetto ad altri siti, datata dagli studiosi tra il VIII e il VII secolo a.C., nel pieno dell’Età del Ferro.

L’Acropoli di Civitavecchia e il suo arco a sesto acuto

Inizialmente, stando alle ricostruzioni storiche, l’Acropoli di Arpino, era una fortificazione volsca. Si tratta di un impianto poligonale, dotato di una delle cinte murarie che denotano maggiore integrità tra quelle con simile datazione giunte fino a noi.

Ma c’è una particolarità che rende ancora più interessante questo sito archeologico ed è da ricercare nella presenza di un arco a sesto acuto, l’unico che si può ammirare nell’intero bacino del Mediterraneo. È considerato l’elemento architettonico più importante a testimonianza del passaggio dei Volsci nel territorio d’interesse, insieme naturalmente alle mura poligonali.

Arco a sesto acuto - acropoli di Civitavecchia

Piergiorgio Mariniello, CC BY-SA 3.0, via Wikimedia Commons

Presenta un’altezza superiore ai 4 metri, per la precisione di 4,2 metri, conseguita grazie a una sovrapposizione di blocchi di pietra che vanno a formare la tipica forma che caratterizza questo tipo di struttura megalitica.

L’arco a sesto acuto dell’Acropoli di Civitavecchia è giunto fino a noi indenne nonostante la chiusura effettuata durante il XVI secolo, periodo in cui è stato predisposto un bastione difensivo semicircolare, per la maggior parte successivamente demolito.

Le altre meraviglie dell’Acropoli di Civitavecchia

Ma cosa succede una volta che si passa attraverso l’arco, la porta d’ingresso dell’antica acropoli? Si arriva a quello che una volta era il castrum, poi circondato da mura durante l’epoca medievale, oggi dei ruderi che si vanno ad aggiungere alle preesistenti mura poligonali.

L’edificazione di una cinta muraria rappresentava una prassi per popoli quali Volsci ed Ernici, i quali erano soliti utilizzare massi dall’enorme grandezza e dalla forma caratteristica poligonale.

Nell’acropoli sono inoltre presenti dei torrioni strategici, costruiti tra il Quattrocento e il Cinquecento, nonché quello che è l’altro monumento simbolo di Arpino: la Torre di Cicerone, oggetto di restauro nel 2011 e di origine medievale. 

Visitare l’Acropoli di Civitavecchia con Magic Italy

Arpino è un luogo nascosto tutto da scoprire ed è uno dei borghi più interessanti della Ciociaria. È possibile visitarlo con Magic Italy all’interno del tour dedicato alla Cascata di Isola del Liri e Sora: ulteriori informazioni a questo link.

Un itinerario dove la storia incontra la natura, in cui viene naturale perdersi nel verde del paesaggio e tra i preziosi monumenti del territorio, con in più la possibilità di assaporare nel corso del pranzo i prelibati prodotti gastronomici locali.

Arpino

Veduta di Arpino

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